regia di Ciro Masella
drammaturgia di Francesco Niccolini
con Ciro Masella e Simone Martini
Questo non è un processo regolamentare. Qui la giustizia, quella classica, non esiste più, o almeno non ha più valore. Ognuno si fa la giustizia che vuole, e – se sei più forte – ti fai più giustizia: la tua. E tutti gli altri, il quartiere, il paese, la città, lo stato subiscono la legge del più forte. La subiscono? Forse la invocano, e la godono. Basta abituarsi. Qui è saltato tutto. Dimentichiamoci costituzione, valori, etica. Una nuova tribù comanda, con i suoi totem e i suoi nuovi saggi. E se tu sei finito fuori dalla grazie del signore, peggio per te. Puoi essere punito in qualunque istante, anche se – magari – fino a un’ora prima eri amato e rispettato. Tutto arbitrario. Tutto imperscrutabile. Tutto privo di logica. O forse è la logica che è cambiata, e ancora non riusciamo, tutti, ad abituarci. Ma è solo questione di tempo. Basta eliminare le menti ritardate che non capiscono l’evolvere dei tempi e dei costumi. Nulla di serio. Tutto grottesco. Da ridere.
(Francesco Niccolini)